Per noi il pane è quasi qualcosa di banale: lo troviamo al supermercato, come qualsiasi altra merce.
Per il contadino non era così. Per lui il pane era il punto di arrivo di un lungo e faticoso percorso, che iniziava dalla terra: concimata con il letame, arata, raffinata, seminata.
Tutto con l’aiuto prezioso delle vacche, miti e generose collaboratrici.
E l’apprensione per le tenere piante, durante i lunghi mesi che lentamente portavano il grano fino alla maturazione.
Arrivava l’epoca della mietitura, dei covoni, dei “cavalletti” e poi del “barcone” sull’aia.
E la trebbiatura: giorni e giorni di intensa fatica.
Tutte tappe, queste, che necessitavano dell’aiuto delle famiglie vicine, proprio per la mole di lavoro che comportavano. E l’aiuto andava ricambiato …
Poi il grano diventava farina al mulino e quindi pane, cotto nel forno accanto alla casa e da cui emanava un intenso profumo.
Un lungo e faticoso cammino, ma insieme scuola di vita, ritmata dalla necessità. Si imparava il valore del lavoro, come pure la pazienza dell’attesa, nutrita di fede, e si apprezzava la generosità della terra Madre.
E ancora l’aiutarsi reciprocamente e il sentirsi grati.
Il contadino sapeva il valore di un pezzo di pane.
L’avvento dell’industrializzazione ha dissolto il mondo contadino e l’uomo ha perduto il contatto fecondo con la terra: l’agricoltore motorizzato di oggi vede la terra dall’alto delle ruote del suo trattore.
Sarà forse per questo che è venuto meno quel rispetto per la terra, per l’acqua, per l’aria, come se fosse un mondo a parte, lontano e non la base della vita su questo pianeta.
Ciò che ci siamo lasciati alle spalle è oramai perso, ma rotto quel legame assistiamo, con sgomento, alle conseguenze di quella frattura.
Così è vitale ritrovare dentro di noi ciò che ai contadini proveniva dalle necessità della vita e comprendere che un unico respiro ci lega al tutto: per noi e per i figli che verranno.
Le scene di vita contadina che Edgardo Mugnoz ha realizzato, ci aiutano a ricordare e a recuperare le atmosfere semplici ed autentiche di quel mondo.
Luciano Galassi
Scultore, Burattinaio, Pedagogista
Sarà da questi solchi
che nascerà la vita
chicchi di grano e pane
sopra la terra antica.
Sudore che feconda
intriso con la vita
il grano è come un’onda
che l’uomo benedica.
Luciano Galassi